Vendemmia sorprendente, questa del 2022, per vini che – siamo sicuri – non mancheranno di stupirvi! 

Se dovessimo fare un bilancio della vendemmia 2022, non potremmo che ritenerci più che soddisfatti. Nonostante le circostanze climatiche del tutto eccezionali – ad agosto, il pessimismo era ormai all’ordine del giorno – siamo comunque riusciti a trarre dalla nostra amata terra tutto il meglio che ha potuto offrirci. Non ci resta che proseguire il lavoro in cantina, fiduciosi del risultato che ne può derivare. Ma di questo, ci confermerete voi al più presto, non appena le nostre speranze verranno amorevolmente imbottigliate e stoccate per voi.

È stata senza dubbio un’annata particolare e abbastanza difficoltosa, con dinamiche – a nostra memoria – mai accadute prima. Come la mancanza d’acqua per un periodo decisamente prolungato e le eccessive temperature da metà luglio ai primi di agosto. Eppure…non tutto il male viene per nuocere, si suole dire. La partenza, infatti, è stata buona, con un germogliamento ottimo. Era dagli anni ‘90 che non si registrava una primavera così feconda, caratterizzata da temperature ideali e umidità perfetta. Non è stato difficile, per noi, presagire che sarebbe stata davvero un’ottima annata. Non da calendario, forse. Ma comunque da ricordare, come eccezione che conferma la regola.

Un po’ più ardua è stata, invece, la situazione per quanto riguarda le vigne esposte a sud. Qui, il sole ha insistito con più veemenza sulle nostre viti. E insieme alla forte carenza di pioggia, si è creata una situazione ostica del tutto inattesa che ha portato, in alcuni casi, addirittura alla morte della pianta. Nel nostro caso, abbiamo registrato una perdita del 20, 25%, con picchi talvolta del 50%, che siamo però fortunatamente riusciti a sopperire con altre vigne esposte, viceversa, a est, quindi a un clima leggermente più fresco.

La natura insegna

La vendemmia di quest’anno, con i suoi cambi di programma, colpi di scena e sorprese dell’ultimo minuto, non ha però mancato di lasciare nel cuore di tutti noi un importante insegnamento. La natura è magistralmente in grado di adeguarsi, di plasmarsi all’occorrenza molto più di quanto possiamo immaginare. Lo spirito di adattamento che possiedono le vigne è sorprendente. Come è possibile che, dopo un inverno senza pioggia né neve, dopo un’estate senza precipitazioni e con temperature molto elevate, le piante rimaste siano riuscite a tirar fuori dal terreno quell’acqua sufficiente per sopravvivere? Crediamo di conoscere la natura, pretendiamo di dominarla. Ma ancora una volta, è lei a insegnare a noi: con forza, costanza e determinazione.

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